"Capire, vuol dire sentirsi capaci di fare" A. Gide Per informazioni: albericorusso@gmail.com |
L' Osteopatia L' Osteopatia è nata negli Stati Uniti nel secolo scorso sotto l' impulso di un uomo: Andrew Taylor Still.
Andrew Taylor Still Che cos' è l' Osteopatia? Che cosa può curare? Definizione del dizionario medico Dorland (1957) Tre grandi principi
La risultante: un automantenimento, un' autoguarigione del corpo Noi siamo magnificamente ben fatti e la natura ci ha provvisti di tutto. Abbiamo il nostro sistema di difesa contro i microbi: ne respiriamo milioni ogni giorno, senza ammalarci! Siamo capaci di autoregolare le nostre funzioni; se ci feriamo, ecco che si mette in moto un processo di riparazione tissulare (autoguarigione), ecc. È necessario, per questo, che le nostre cellule ricevano tutto ciò di cui hanno bisogno per funzionare e rigenerarsi e che possano liberarsi di tutti i loro scarti. In una parola: bisogna che il sangue, la linfa e tutti gli altri liquidi dell' organismo, che trasportano sostanze nutritive e scarti, circolino liberamente (Il ruolo dell' arteria è supremo). Per questo, è necessaria l' integrità del nostro sistema di regolazione neurologico ed ormonale, ma anche della nostra ossatura, al fine di conservare la libertà di movimento di tutti i nostri tessuti (La struttura governa la funzione). È il movimento che permette ai liquidi che bagnano i nostri tessuti e le nostre cellule, di rinnovarsi. L' osteopata si propone dunque di riequilibrare lo scheletro, i muscoli, i legamenti, ecc. in modo che tutti i "liquidi" circolino normalmente, attribuendo un' importanza particolare alla colonna vertebrale che è certamente il pilastro centrale della nostra ossatura, ma anche una sorta di "tubo cavo" contenente i nostri centri di comando automatici (non comandiamo il nostro tubo digerente, funziona da sé). Tutte le parti del corpo sono legate tra loro, ciò che conferisce all' essere umano la sua identità, la sua specificità, (Unità del corpo). Questi "legami" sono regolati dai centri nervosi situati nella colonna vertebrale. Ancora e sempre la colonna vertebrale, da cui la sua importanza. Così, nell' uomo, se c'è una funzione (o un organo) che non va, l' armonia si rompe e ciò si traduce con vari segni clinici (dolore, fatica, tosse, ipertensione…). Far scomparire i segni clinici con rimedi chimici non significa ristabilire l' armonia del paziente. Un esempio Per una lombalgia, non è sufficiente calmare il dolore e l' infiammazione, è necessario, anche e soprattutto, restaurare una migliore meccanica vertebrale, affinché le crisi non si scatenino più su dei semplici piccoli "movimenti sbagliati". Una buona meccanica vertebrale deve permettere un utilizzo normale della colonna vertebrale, senza che si sia obbligati a fare sempre attenzione a tutti i gesti. L' osteopata cercherà il "punto debole", riadatterà la struttura per permettere all' organismo di mobilitarsi contro "l' aggressore esterno" e di ritrovare lo stato di salute e l' armonia. A questo scopo, procede con manipolazioni che sono sempre dolci, non traumatiche e non dolorose. Quali sono le indicazioni dell' Osteopatia? La medicina allopatica ci ha abituati ad una nomenclatura del tipo: gastrite, sciatica, lombalgia, ecc. L' approccio della diagnosi osteopatica è molto differente da quello della medicina classica, e per questo motivo è molto difficile definire, con i termini abituali, quali siano le indicazioni dell' osteopatia, poiché l' osteopatia non si sforza di curare una malattia ma di ripristinare lo scheletro al meglio delle sue possibilità, di migliorare la circolazione sanguigna, affinché il corpo ritrovi, in sé e attraverso se stesso, lo stato di salute qualunque sia la malattia da cui è affetto. Indicazioni meccaniche L' aspetto meccanico dell' osteopatia è il più conosciuto e rappresenta la grande maggioranza delle consultazioni osteopatiche. Poiché riassesta le ossa, i muscoli ed i legamenti, è ovviamente indicatissima nel trattamento delle patologie meccaniche:
Indicazioni generali Abbiamo visto che per essere in buona salute è necessaria l' integrità del nostro sistema di regolazione neurologico, del nostro sistema ormonale, circolatorio e della nostra "struttura". Le indicazioni generali saranno, dunque, i disturbi funzionali, cioè tutto ciò che funziona male. Lo scopo è quello di favorire le reazioni normali dell' organismo, favorire cioè le nostre possibilità di autoguarigione, di autoriparazione. La natura è nello stesso tempo il medico ed il farmacista di se stessa. Fino a quando è possibile ripristinare lo stato di salute, le patologie di qualunque tipo esse siano, sono di competenza dell' osteopatia. Il limite dell' osteopatia si ha quando la malattia ha raggiunto uno stadio tale per cui provoca gravi lesioni anatomiche. In questo caso si è arrivati ad un punto di "non ritorno" ed il trattamento osteopatico risulta inefficace. Le controindicazioni Il campo d'azione dell' osteopatia è, dunque, quello della medicina funzionale ed esclude quindi tutte le lesioni anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. In questi casi, non si tratta più di cercare il "punto debole" che ha permesso l'instaurarsi della malattia, ma di agire urgentemente, poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le sole difese dell' organismo. A questo punto è necessario un "aiuto esterno" per lottare contro l' aggressore o ristabilire equilibri alterati. Ad eccezione di questi casi estremi, l' osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati.
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